Il big wave surfing è una disciplina del surf, dove
surfisti esperti surfano onde di almeno 20 piedi (6,2m).
Le tavole che utilizzano si chiamo "guns" o "rhino chasers". Fino a certe
dimensioni le onde si possono prendere in paddeling (cioè remando) ma con le
onde più grandi, a causa della loro velocità e potenza, vi è necessità di usare
il sistema chiamato "tow-in".
Il tow in consiste nell'utilizzare una tavola munita di strap(come quelle del
windsurf) e nel partire agganciati ad una barra, ancora ad un jet ski (come nel
wakeboard per interdeci). Il surfista viene lasciato dalla moto d'acqua nel
punto in cui normalmente remando a braccia avrebbe effettuato il take off.
Mentre i gun usati per prendere le onde grandi a braccia sono molto lunghi, le
tavole per il tow in hanno misure da shortboard e sono sottilissime e molto
pesanti.
Il tow in è stato introdotto nel 1992 da Laird Hamilton, Buzzy Kerbox e Darrick
Doerner. Verso la fine degli anni '90 con tale sistema fu possibile surfare onde
oltre i 50 piedi.
Il big wave surfing presenta non pochi pericoli, a partire dai
wipeout. Un'onda di grandi dimensioni può spingere un surfista sott'acqua oltre
15 metri. Inoltre, appena finito l'effetto lavatrice dell'onda, il surfista deve
velocemente capire da che parte nuotare per tornare in superficie in quanto in
circa altri 20 secondi arriverà la prossima onda a colpirlo. Per di più la
pressione alle profondità alle quali il surfista viene spinto possono causare la
rottura dei timpani. Le forti correnti possono anche trascinare contro il
fondale o contro le rocce. Sopravvivere ad un triplo wipeout o ad un impatto con
le rocce è molto difficile.
E' essenziale il leash: il leash ti salva la vita, perchè la tavola essendo più
leggera torna in superficie velocemente e spesso viene usato per tornare in
superficie. Nel tow-in invece è stato introdotto l'uso del giubbotto di
salvataggio (usato poco nel paddeling in quanto ingombrante).
Ricordiamo che non poche persone hanno perso la vita facendo big wave surfing.
E' uno sport estremo che richiede una notevole preparazione fisica e
psicologica. Ma anche chi è molto preparato ha perso la vita, citiamo: Mark Foo,
morto surfando Mavericks nel 1994; Donnie Solomon, morto esattamente un anno
dopo a Waimea; Todd Chesser, morto ad Alligator Rock, un outer reef della north
shore di Oahu, nell 1997: e Peter Davi, morto a ghost Trees nel 2007.
Non dimentichiamoci che anche le onde meno grandi si può morire, forse anche più
facilmente... Infatti, nell'infame reef di Pipeline perse la vita un altro big
wave surfer, Malik Joyeaux, abituato alle più grandi onde di Teahupoo.
Gli spot più conosciuti del big wave surfing:
Shipsterns Bluff, Tasmania, Australia, una delle onde più pericolose del mondo
Cowaramup Bombora, Gracetown, "Cow Bombie", Western Australia, Australia
Cyclops, Western Australia, Australia
Waimea Bay, Hawaii
Mavericks, California
Ghost Trees, California
Nelscott Reef, Lincoln City, Oregon, USA
Teahupoo, Tahiti
Peahi Jaws, Hawaii
Hout Bay - Dungeons, Sud Africa
Belharra - Mammut, France
Todos Santos, Baja, Mexico
Cortes Bank, California, 100 miles off shore
Cribber,Newquay,Kernow,England
I big wave surfer più noti:
Laird Hamilton
Eddie Aikau
Ken Bradshaw
Jeff Clark
Shane Dorian
Mark Foo
Greg Noll
Buzzy Trent
Ross Clarke-Jones
John McCarthy
Bob Pike
Grant Baker
Darrick Doerner
Dave Kalama
Ogni anno viene organizzato dalla Billabong un concorso, il Billabong XXL,
nel quale vengono conferiti premi inerenti alle onde giganti. Il sito ufficiale
http://www.billabongxxl.com
Le nomination riguardano:
-XXL Biggest Wave Award l'onda più alta surfata (normalmente in tow-in)
-Ride of the year la surfata più bella su onda grande
-Monster tube il tuo più grande nel quale il surfer si è spinto
-Monster paddle l'onda più alta surfata a braccia
-Women performance l'onda più alta surfata da una donna
Inoltre il direttore del progetto è in perenne ricerca dell'onda da 100 piedi,
ovvero un'onda di più di 30 metri.
Nell'edizione 2009 del Billabong XXL, in una delle nomination del ride of the
year, Brian Conley ha preso un'onda in maniera molto particolare, sfruttando la
velocità del jet sky, partendo seduto: